A Parete da sempre ormai la sera diventa una ‘cappa’ di miasmi che rovinano anche una semplice passeggiata per il corso principale del paese. Negli ultimi giorni però la puzza è esponenzialmente aumentata tanto che anche l’Arpac ha avviato una verifica della qualità dell’aria (che non è assolutamente nociva e tossica). Non farà male ma di certo quel fetore di immondizia e di plastica bruciata quando invade le abitazioni rende veramente difficile anche il semplice respirare e già si sono attivati alcuni ambientalisti per una nuova protesta tra qualche giorno (che seguirà quella di Ferragosto).
Al fianco dei miasmi c’è il dramma dei roghi tossici che secondo il sindaco Gino Pellegrino deriverebbero, per buona parte, da incendi nei campi Rom. E sui social, condividendo un post della sindaca di Roma, Virginia Raggi, sottolinea che a “a Roma stanno affrontando il problema dei roghi tossici chiudendo tutti i campi Rom. Finché non si chiuderanno i campi Rom dubito che il problema si risolverà. A chi continua a sparare sulla croce rossa, senza mai proporre una soluzione chiara e concreta al problema, dico: uniamoci per chiedere la chiusura dei campi Rom a Giugliano e nei comuni limitrofi. Non si può continuare a protestare contro il nulla. Dobbiamo avere il coraggio di fare proposte forti e risolutive e di dire le cose come stanno”.
Purtroppo il dramma dei campi Rom, soprattutto nell’area giuglianese che arriva fino al litorale domizio, va avanti veramente da anni, e nessuna amministrazione (che sia politica o commissariale) è mai riuscita a trovare una soluzione. Serve una decisione condivisa da tutte le parti in causa per poi intervenire con forza, superando ogni tipo di ostacolo. Forse (e solo forse) così si risolverà la tragedia dei roghi che stanno uccidendo la nostra terra.