Mai più 73 infortuni. E’ stato uno dei diktat della proprietà della Roma nella costruzione della nuova stagione. Tra casi di Covid (14), problemi muscolari (44), traumatici (12) e altre defezioni (4), Paulo Fonseca non ha praticamente mai avuto la rosa al completo e soprattutto tra marzo e aprile non ha potuto contare sui suoi uomini migliori, perdendo di conseguenza terreno sulle concorrenti. Un problema, quello degli infortuni, che a Trigoria ormai è diventata una vera e propria maledizione da anni. Sono cambiati i campi, i metodi di allenamento, lo staff sanitario e tecnico, ma nell’era americana è sempre mancata la soluzione per tamponare l’emorragia da infortuni. Dan e Ryan Friedkin ci proveranno ancora, insieme a Tiago Pinto e Mourinho perché anche l’annata che prenderà il via il prossimo 19 agosto in Conference League sarà ricca di appuntamenti giocando su tre competizioni. Certo la componente sfortuna, almeno per il momento, non ha abbandonato la Roma, basti pensare al lungo stop di Spinazzola, ma l’obiettivo dello Special One e del suo staff sarà ridurre al minimo il numero totale dei casi. In questi primi giorni d’allenamento qualche acciacco lo hanno avuto Dzeko, Karsdorp e Calafiori, ma per il momento nulla di preoccupante e che non dipenda dalla semplice preparazione estiva. Le accortezze prese dalla Roma per cercare di cambiare questo trend negativo, però, sono evidenti da inizio anno. La prima mossa di Mourinho è stata quella di convocare con una settimana d’anticipo tutti quei calciatori che avevano concluso la scorsa stagione con qualche problemino, un modo per testare le loro condizioni e iniziare successivamente il raduno tutti allo stesso livello o quasi. La proprietà poi ha provveduto anche a cambiare il supervisore dell’area medica. Non sarà più il Dott. Causarano, bensì Carwyn Sharp. E’ già operativo a Trigoria nonostante per la legge italiana il responsabile sanitario del club dovrà essere uno specialista in medicina dello sport. La carica ufficiale, infatti, andrà al dottor Manara, coadiuvato dal dottor Costa. Sharp, con un passato anche nella NASA, avrà comunque il compito di unire i vari settori dell’area medica, della performance e della nutrizione per studiare piani specifici per i giocatori e ridurre al minimo gli infortuni. Fondamentale poi sarà anche la tecnologia nei nuovi acquisti e in questo ad aiutare la Roma, come altre società (vedi Monza e Milan), sarà Noisefeed Injuries, la piattaforma di Big Data, punto di riferimento nel calcio professionistico che contiene il più grande database tematico di tutti gli infortuni dei calciatori professionisti, utile a supportare le scelte in chiave mercato. Da qualche giorno Noisefeed ha visto anche l’ingresso nel CdA di Gianluca Galliani, figlio di Adriano. Chissà che non possa aver dato una mano già nelle scelte di Rui Patricio (che in carriera ha saltato appena 7 partite per infortunio) e di Xhaka, prossimo obiettivo di mercato di Tiago Pinto che lo stop più lungo avuto per infortunio è stato al massimo di 4 gare. Insomma, la Roma le sta tentando veramente tutte affinché non si ripetano i 73 infortuni dello scorso anno.
Home Tecnologia Preparazione, nuovi medici e tecnologia: la Roma combatte contro la maledizione infortuni